Goodnotes, Goodnotes5, Ipad, Ipad Pro, Mappe Mentali, Metodo di Studio, Psicologia

DIFFERENZE TRA MAPPE MENTALI E MAPPE CONCETTUALI

Molto spesso mi viene chiesto se una mappa concettuale equivale ad una mappa mentale. Oppure se nelle mappe concettuali si possono introdurre delle frecce con informazioni aggiuntive sui rami. Oppure se le mappe concettuali sono più complete o meno delle mappe mentali.

Qual’è la differenza quindi tra mappe mentali e mappe concettuali?

Proviamo a fare un pò di chiarezza:

MAPPA CONCETTUALE

Le mappe concettuali sono un potente strumento conoscitivo di matrice costruttivista, che si fonda sulla teoria dell’apprendimento significativo che lo psicologo statunitense David P. Ausubel espresse nel 1968 nel libro “Educazione  e processi cognitivi”.

Secondo Ausbel un contenuto da apprendere è tanto più significativo (per quel soggetto), quanto maggiore è la relazione che lo lega questo contenuto alla sua struttura cognitiva (vale a dire a ciò che quel soggetto sa già).

Le mappe concettuali vengono spesso riportate alla fine dei capitoli di studio per dare ordine ai concetti appena letti.

MAPPE MENTALI

Le mappe mentali sono maggiormente legate alla creatività e ad evocare emozioni. Hanno una struttura gerarchico associativa: quindi le parole ‘chiave’ (parole che riassumono i concetti principali del capitolo) sono scritte visivamente secondo un ordine diverso in base alla loro importanza.

Le mappe mentali servono ad unire le informazioni che hai appena letto sul libro con le tue conoscenze personali.

Se vuoi saperne di più su cos’è una mappa mentale ti invito a leggere questo articolo.

Ma quindi quale mappa uso?

Innanzitutto ti suggerisco di iniziare ad avvicinarti alle mappe mentali o concettuali, soprattutto se non ne hai mai fatta una, facendo un primo schizzo delle parole chiave e dei titoli dei paragrafi che hai individuato nel testo.

Per esempio, lo schizzo della mappa sopra è così:

Puoi anche scrivere una veloce mappa concettuale proprio per inquadrare quello che hai letto ed ordinarlo o collegare una parte con un’altra se ti sei reso conto di averla letta più volte mentre studiavi.

Come si rafforza il ricordo dello schema in memoria?

Dimmi e io dimentico, mostrami e io ricordo, coinvolgimi e io imparo.

Se ti dicessi di ricordarti il tuo primo bacio? O la sensazione di accarezzare un cane? Sono ricordi che sicuramente non si dimenticano, hanno in sè una carica emotiva forte che si imprime in modo permanente nel nostro cervello sotto forma dei cosiddetti ‘flash’.

Quindi perchè non usare l’emotività per apprendere in modo efficace?

E’ qui che sono di fondamentale aiuto le mappe mentali: in modo visivo e immediato legano i miei ricordi personali ai concetti del libro.

Per esempio:

Gall mi ricorda il nome gallo, per questo non conoscendo il personaggio storico, l’ho associato al disegno di un gallo, molto più divertente e colorato.

Conclusioni

Quindi MAPPA CONCETTUALE se il tuo obiettivo è ORDINARE E CAPIRE I CONCETTI.

MAPPA MENTALE se il tuo obiettivo è ORDINARE ED ELABORARE i concetti collegandoli ai ricordi nella tua memoria e quindi MEMORIZZARE.

Lascia un commento